A1 Refereed original research article in a scientific journal
Quarant’anni senza Péter Hajnóczy
Authors: Sciacovelli Antonio
Publisher: CEMAS - Sapienza Università Editrice
Publishing place: Roma
Publication year: 2021
Journal: Rivista di Studi Ungheresi. Nuova serie
Volume: Quaderni RSU
Issue: 20
Web address : https://epa.oszk.hu/html/vgi/kardexlap.phtml?id=2025(external)
A quarant’anni dalla morte, Péter Hajnóczy, che condivise con molti altri autori fondamentali per la svolta della letteratura ungherese dell’ultimo quarto del Novecento, il clima di fermenti e novità degli anni Settanta, resta un nome per lo più ignoto al pubblico dei lettori italiani che pure ha, negli ultimi decenni, potuto apprezzare numerose tra le voci più importanti della narrativa ungherese del secolo scorso. Péter Hajnóczy firmò due raccolte di racconti, A fűtő (Il fuochista), Szépirodalmi, Budapest 1975 e M., Európa, Budapest 1977, seguite dai romanzi A halál kilovagolt Perzsiából (La morte è uscita cavalcando dalla Persia), Szépirodalmi, Budapest 1979 e Jézus menyasszonya (La fidanzata di Gesù), Szépirodalmi, Budapest 1981 (quest’ultimo volume contiene, oltre al romanzo eponimo, altri racconti e un romanzo breve, A parancs). In questo contributo si vuole tracciare un profilo dell’autore e fornire alcuni punti di vista per la lettura della sua opera, considerando con particolare attenzione il periodo in cui egli visse e scrisse, ovvero l’Ungheria del pieno “consolidamento” della politica kádáriana dopo la rivoluzione del 1956 e la sua repressione, nonché il suo atteggiamento di artista “ai margini” della società socialista ungherese, anche in virtù del potente autobiografismo che ne intride le opere narrative, non sempre accolte in maniera positiva dalla critica, ma destinate a creare intorno a Hajnóczy una particolare aura di leggenda, che probabilmente è all’origine delle varie “riscoperte” di questo autore, a partire dai primissimi anni ’90 del Novecento.