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“L’italiano è un popolo che si fa guidare da imbecilli, i quali hanno la fama di essere machiavellici”
Authors: Luigi de Anna
Publisher: La Rondine
Publishing place: Helsinki
Publication year: 2017
Journal: La Rondine: itinerari culturali tra Italia e Finlandia
Issue: 24.2.2017
First page : 1
Last page: 6
Web address : http://www.larondine.fi/
Self-archived copy’s web address: https://research.utu.fi/converis/portal/detail/Publication/29198819
Quello che sta succedendo nel Partito Democratico in queste settimane ha, se visto dal tranquillo osservatorio finlandese, dell’incredibile. Non dico un politologo, ma neppure un uomo della strada riuscirebbe a capire i motivi ideologici che porterà probabilmente ad una scissione e quindi di conseguenza alla vittoria alle prossime elezioni parlamentari del Movimento 5 Stelle. Che cosa ideologicamente divide l’ala sinistra del PD da quella fermamente capitanata da Matteo Renzi? Una diversa concezione del capitalismo? Un insanabile contrasto sullo sviluppo dello stato sociale? Il desiderio di uscire dalla NATO? La volontà di riproporre un’Italia diversa nel contesto dell’UE? Una diatriba su come accogliere i rifugiati? No, nulla di tutto questo. L’unico, vero motivo del contrasto è legato a faide personali, al desiderio sfrenato di potere e del suo controllo anche se, andando avanti di questo passo, sarà un potere del tutto aleatorio, essendo, quello reale, passato nelle mani dei Grillini, i quali, a loro volta, cominceranno a litigare, a dividersi, a pugnalarsi alle spalle. Perché? Perché gli italiani sono fatti così, e per capirlo meglio bisognerebbe rileggersi un libretto che Giuseppe Prezzolini scrisse tanti anni fa e che è stato recentemente tradotto in finlandese (Laki italialaisuudesta, Savukeidas, Turku 2009, traduzione di Pauliina de Anna).
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