A circa un anno dall`inizio della Grande Guerra, per l`esercito dell`Austria-Ungheria inizia un nuovo e preponderante impegno bellico, dopo l`entrata in guerra dell`Italia. Tra i pochi cronisti presenti sul (nuovo) fronte c`è l`ungherese József Pogány (1866-1938) che annota le sue osservazioni sul Carso nell`opera L’inferno in terra, ovvero
l’Epos dell’Isonzo (A földreszállt pokol. Az Isonzo eposza, 1916). In questo scritto si analizzano alcune parti salienti, con particolare riferimento alla situazione di Gorizia, città quasi completamente distrutta dai bombardamenti, mettendo in evidenza i paralleli letterari che Pogány introduce, soprattutto con riferimenti alla Commedia di Dante.